Finzione letteraria e storia si fondono nel romanzo di Picciau per restituire al lettore il valore di una delle più importanti figure della storia della Sardegna, quella di Giommaria Angioy. I moti rivoluzionari che infiammarono l’Isola nell’ultimo scorcio del Settecento e il ritratto di Angioy sono legati nella narrazione al destino del giovane ladro parigino Julien de Barras, scampato alla forca e alla Bastiglia. Reclutato e addestrato dalla polizia segreta che prepara lo sbarco francese in Sardegna, Julien viene inviato a Cagliari per diventare l’ombra del magistrato che, di lì a breve, organizzerà la rivolta dei sardi contro i Savoia. Inizia così un epico racconto che dal 1792 in poi, ripercorre speranze e tradimenti, gli scontri tra contadini e feudatari, le dispute sanguinose tra realisti e rivoluzionari che infiammarono la Sardegna.
Pietro Picciau è scrittore, commediografo e giornalista. Si occupa di cronaca per il quotidiano L’Unione Sarda. Ha scritto Un uomo in fuga (2000), Il Moderno era Hollywood (2006) e i romanzi di spionaggio La recluta di Aden (2008) e Operazione Babilonia (2010). Per Arkadia è coautore dell’antologia La cella di Gaudí (2013). Tra le sue opere teatrali la commedia Buone notizie (2011), la raccolta di drammi e monologhi Teatro oggi (2011) e i drammi Giommaria Angioy l’esule (2012), Trincea (2012) e La legge di Eleonora (2013).
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