Sono trascorsi diversi anni dalla pubblicazione di Cagliari. Passeggiate semiserie. Castello. Con quel volume si inaugurava una piccola collana di volumi che, con ironia, curiosità, ma anche fedeltà scientifica, “esploravano” i singoli quartieri storici della città: Castello, Marina, Stampace, Villanova. A distanza di tempo si è reso necessario, considerato il successo dell’opera, riproporre questa esperienza tenendo conto delle novità, dei nuovi studi accademici, di tutto quello che in un periodo tumultuoso come questo è cambiato nel tessuto urbano e sociale. E non si poteva che iniziare con Castello, raccontando la genesi della rocca – nel lontano 1217 –, l’evoluzione di quelle strade strette e tortuose che hanno ospitato mercanti, nobili, popolani, ripercorrendo, quasi metro per metro, una vicenda non solo storica, ma anche umana. In queste pagine si rintraccia il filo logico che lega i cagliaritani di ieri a quelli di oggi, poiché questa storia non è fatta solo dai grandi eventi, dalle esperienze dei potenti, ma anche, e soprattutto, indagando a fondo il vivere degli ultimi, degli umili, delle donne e degli uomini che poche tracce hanno lasciato nei manuali canonici.
Marina, chiamata nel lungo corso dei secoli in svariati modi (La Pola, Leapola) è stato sempre il quartiere portuale per antonomasia di Cagliari. La zona si è sviluppata e contratta seguendo le fortune e avversità della città. In questo secondo volume dedicato ai quartieri storici di Cagliari, l’autore – con acume, simpatia e ironia – ci conduce attraverso stradine e viottoli, raccontandoci la storia umana, sociale e politica di un luogo che tanta parte ha avuto nella crescita della capitale della Sardegna. Nelle pagine di questa passeggiata sono presi in considerazione eventi grandi e piccoli, personaggi curiosi,gli aspetti architettonici e urbanistici, non dimenticando di raccontare il vissuto di coloro che hanno abitato il quartiere. In una lettura condita da una sana venatura di humor, che rende il saggio avvincente e godibile in ogni sua parte, scopriremo la natura commerciale di questo piccolo borgo,il suo rapporto con il mare, i modi di dire e gli epiteti che si rivolgevano i popolani, “pettegolezzi” e circostanze che sono rimaste poi nell’animo dei cagliaritani doc.
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