Attraverso racconti fantastici, talvolta quasi surreali, alternati da narrazioni dal sapore autobiografico, l´autore espolra i dilemmi della modernità. La plastica, con la sua presenza sempre più ingombrante nella nostra vita, il problema dei rifiuti e del soffocamento dei mari, diventano una metafora di un´umanità lacerata, asservita al Dio denaro, immersa in realtà virtuali, diventa quasi orfana della natura. Nella scrittura la tensione drammatica è stemperata da una tenace ironia.
L'autore
Carlo Bellisai (Cagliari, 1958), insegnante elementare e logopedista, è anche counselor biosistemico (allievo di J.K. Liss) ed esperto in metodologie autobiografiche presso la Libera Università dell’autobiografia di Anghiari, diretta da Duccio Demetrio. Dai primi anni Novanta ha iniziato a formarsi sulla gestione nonviolenta dei conflitti, contribuendo poi a diffonderla, facendo conoscere il metodo di Pat Patfoort in Sardegna. Ha pubblicato: “Il volto delle parole” (Libroitaliano, 1996), “I gialli” (con Alessandro Medde, Xpress, 1998), “Animalandia: poesie-favole per ridere e pensare” (Punto di Fuga, 2008), “Quando eravamo piccoli io ero il più grande” (Ed. Grafiche del Parteolla, 2010); ha partecipato alla stesura di “Trasformare il maschile” (Cittadella, 2013).
Tratto da: https://www.macrolibrarsi.it/autori/_carlo-bellisai.php
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